dr. Edoardo Marchese
L’apparecchiatura interamente programmata fu introdotta dal dr. Andrews nel 1972. Per ottenere la corretta posizione di ogni dente, tutte le informazioni nel 1°, 2° e 3° ordine sono inserite nel disegno del bracket. In tal modo l’ortodontista, usando un arco a pieno spessore che impegni completamente lo slot, e senza più la necessità di eseguire pieghe sul filo, potrà spostare automaticamente i denti nella posizione ideale. Da quel momento la tecnica straight-wire ha guadagnato consensi sempre più ampi nel campo ortodontico, anche modificata nella prescrizione dall’intervento di vari Autori, tanto da essere oggi la metodica più praticata al mondo.
Nell’esaminare con attenzione la proposta del dr. Andrews ci si accorge che, forse, il suo tallone di Achille è proprio nella modalità di collocamento dei brackets. Egli ha proposto di posizionare i brackets ad occhio sui denti, prendendo come riferimenti il FACC ed il suo punto di mezzo FA. Pur riconoscendo l’estrema importanza di questi riferimenti, ci si è accorti nel tempo che l’occhio non poteva garantire la corretta esecuzione di questa operazione, forse l’unica in questa metodica alla quale il clinico deve porre la massima attenzione. Da questo delicato passaggio, posizionare il centro dello slot sul punto FA, scaturisce il successo del trattamento. Inoltre, spesso i denti non sono completamente erotti o sono abrasi, rendendo difficile se non impossibile eseguire questa procedura con precisione. Gli errori più frequenti, secondo la letteratura, si osservano nella componente angolare e verticale.
Come scritto nel precedente articolo, bisogna anche considerare il corretto rapporto intra ed inter arcata dei denti per ottenere una occlusione statica e dinamica corretta. Spesso per conseguire questo obiettivo dobbiamo posizionare i brackets in una zona della corona clinica che non coincide con il punto FA ‘apparente’, o rispettare determinati rapporti tra i denti come proposto anche dal dr. Roth negli ultimi anni.
Pertanto, per sfruttare al meglio questa apparecchiatura estremamente performante, realizzata con macchine sofisticate e di precisione, uguale precisione è richiesta nel posizionamento. L’utilizzo di FAQ.FIX©, un posizionatore individualizzato per ogni prescrizione, garantisce il raggiungimento degli obiettivi di accuratezza richiesti.
La premessa di un bondaggio di precisione è che sia necessariamente indiretto, e lo studio dei modelli deve essere realizzato dal clinico, il quale fornirà al laboratorio o al suo staff le istruzioni per eseguirlo correttamente.
Studio dei modelli: si tracciano sui modelli il FACC ed il punto FA individuato dal clinico, misurando i denti.
Si può prendere come riferimento la tabella di posizionamento customizzato, come descritto nel precedente articolo.
Tabella di posizionamento customizzato
una volta preparata la tabella di posizionamento, individualizzata per il singolo paziente, si potranno posizionare i brackets usando FAQ.FIX©.
Modelli di FAQ.FIX ©: a. per denti dal bordo occlusale piatto; b. per denti cuspidati.
Il modello per denti a bordo a piatto ha una cuspide sulla base, mentre il modello per denti cuspidati è piatto, tutto ciò per fornire un contatto puntiforme del posizionatore sul FACC. FAQ.FIX© si può regolare da 3 a 7 mm dal bordo occlusale e presenta l’inserto per lo slot preangolato per ogni prescrizione. In questo modo si annulleranno gli errori di posizionamento angolare e verticale.
Per aumentare la precisione si potrà evidenziare il centro del bracket con un pennarello rosso sottile indelebile. In tal modo, sovrapponendo i puntini rossi sul FACC nero avremo una coincidenza perfetta del centro verticale del bracket sul FACC.
Notare la buona visione dei riferimenti tracciati sul modello attraverso il posizionatore e la perfetta coincidenza del centro verticale tracciato sul modello ed il centro dello slot del bracket.
potrà essere realizzata in laboratorio o in studio se attrezzato.
Iniziale
Archi Multi Braided con piega di riposizionamento su 12 per leggera interferenza con 43 in protrusiva, unico ‘spostamento’ effettuato in tutto il caso.
Iniziale
Bondaggio Sup/Inf
Progress, nessun riposizionamento
Il posizionamento in tecnica straight-wire rappresenta, senza dubbio, il passaggio più delicato di tutto il trattamento. Il clinico deve dedicare grande attenzione a questa procedura, studiando i modelli e pianificando la giusta posizione di ogni dente per ottenere gli obiettivi prefissati nel piano di trattamento. L’uso di FAQ.FIX © rappresenta un passaggio fondamentale di questa sequenza, in quanto consente di annullare gli errori angolari e verticali. Inoltre, rappresenta un valido ausilio in caso di riposizionamento da distacco o per modifiche in quanto, avendo una tabella di posizionamento customizzata per ogni paziente, si può ottenere facilmente il risultato pianificato.
Iniziale
Primo contatto 27_37
Denti abrasi, 11, 21, 23 lunghi 8 mm, 13 lungo 9 mm. Si pianifica posizionamento con altezza finale degli incisivi a 9 mm, quindi FA di 11, 21, 23 a 3.5 mm dal bordo.
Bondaggio arcata superiore
Livellamento parabole gengivali. Nessun riposizionamento.
Il posizionamento in tecnica straight-wire rappresenta, senza dubbio, il passaggio più delicato di tutto il trattamento. Il clinico deve dedicare grande attenzione a questa procedura, studiando i modelli e pianificando la giusta posizione di ogni dente per ottenere gli obiettivi prefissati nel piano di trattamento. L’uso di FAQ.FIX© rappresenta un passaggio fondamentale di questa sequenza, in quanto consente di annullare gli errori angolari e verticali. Inoltre, rappresenta un valido ausilio in caso di riposizionamento da distacco o per modifiche in quanto, avendo una tabella di posizionamento customizzata per ogni paziente, si può ottenere facilmente il risultato pianificato.